Per i blogger, che tipicamente hanno l’ufficio in casa, e quindi molte distrazioni, e spesso non incontrano mai personalmente i loro clienti, è importante imparare a lavorare in modo economico.
Che significa:
- non perdere tempo;
- non sprecare energie;
- usare una comunicazione chiara;
- dare e ricevere consegne “di ferro”;
- ottenere i risultati desiderati entro la data stabilita.
Ovvero:
- abbassare i margini di errore (e la conseguente necessità di rifare il lavoro) e della frustrazione;
- soddisfare e mantenere il cliente;
- rinnovare la soddisfazione nel proprio mestiere.
Come scrivere email efficaci
Mentre all’interno delle aziende o dei gruppi di lavoro vengono usati tool di condivisione come Trello, Slack o Teams, i blogger comunicano quasi esclusivamente con un referente alla volta e quindi via email.
Nel blogging il digital marketing si fa con clienti che possono essere a 1 o 1000 km di distanza, per cui tipicamente si procede così:
- si contatta l’azienda;
- si apre il rapporto di lavoro con un incontro, una videochiamata o una telefonata (in ordine descrescente di preferenza) in cui si raccolgono informazioni intervistando il potenziale cliente sulle sue esigenze di marketing immediate o future;
- si prepara e si invia un’offerta formale;
- si fermano i punti-cardine della collaborazione via email.
Fa davvero la differenza nel flusso di lavoro ricordarsi che le email devono:
- avere come oggetto un tema chiaro (no: “aggiornamento”; sì: “aggiornamento foto per blogpost su nomeblog.it”): questo renderà evidente la priorità che deve essere data all’email e renderà più facile cercarla nel proprio archivio;
- trattare solo quell’argomento (se c’è dell’altro, va in un’altra email, con un proprio oggetto): questo verticalizza i thread e permette di non disperdere le informazioni;
- confermare o meno un accordo preso, dopo averlo riassunto (meglio se in un elenco puntato o numerato, che rende più facile individuare eventuali questioni pendenti).
Come scrivere email autorevoli
Per chi lavora come libero professionista, e a maggior ragione nel campo del blogging, è essenziale “emanare una vibrazione” di autorevolezza e fermezza che blocchi sul nascere conversazioni che vogliono andare a parare nel chiedere sconti, modifiche infinite, contenuti extra non compresi nel preventivo. Il messaggio che deve passare, sempre, è: accà niscuno è fesso.
Non sminuiamo per primi il nostro lavoro e le nostre competenze, altrimenti lo faranno subito anche gli altri. Affermiamo invece il nostro valore con messaggi gentili ma inequivocabili, evitando del tutto toni passivo-aggressivi, sottomessi o lagnosi.
Vediamo alcuni esempi pratici tratti dall’infografica dell’illustratrice Dani Donovan (per inciso: Dani ha l’ADHD, e ha creato un modello di business molto interessante per supportare il suo lavoro, che vi consiglio di guardare qui).
Email che riguardano deadline e timing
Quando abbiamo un impegno imprescindibile che va scontrarsi con la disponibilità data al cliente in una data fascia oraria:
- Cosa non scrivere: Mercoledì ho il dottore, vi dispiace se chiudo prima?
- Cosa scrivere: Vi segnalo che mercoledì chiuderò alle 15.
Quando stiamo rispondendo in ritardo:
- Cosa non scrivere: Mi scuso per il ritardo della mia risposta.
- Cosa scrivere: Vi ringrazio per la pazienza.
Quando dobbiamo accordarci su un orario/deadline:
- Cosa non scrivere: Quando vi andrebbe bene?
- Cosa scrivere: Vi propongo mercoledì alle 15 o giovedì alle 10.30.
Email che riguardano il flusso di lavoro e relativi feeback
Quando abbiamo fatto qualcosa in più del dovuto e riceviamo un ringraziamento:
- Cosa non scrivere: Figuriamoci, nessun problema!
- Cosa scrivere: Mi fa piacere esservi stato/a utile.
Quando sappiamo cosa stiamo facendo, e l’altra parte sta deviando inutilmente:
- Cosa non scrivere: Penso che forse dovremmo fare X…
- Cosa scrivere: Sarebbe meglio se facessimo X.
Quando stiamo aspettando una risposta che non arriva:
- Cosa non scrivere: Volevo sapere se / Mi chiedevo se…
- Cosa scrivere: Per quando mi posso aspettare un riscontro?
Quando hai bisogno che l’altra parte si sforzi di capire:
- Cosa non scrivere: Così è più chiaro?
- Cosa scrivere: Fatemi sapere se avete altre domande.
Quando hai fatto un errore:
- Cosa non scrivere: Mi dispiace, è colpa mia… me lo sono proprio perso!
- Cosa scrivere: Grazie per avermelo fatto notare, in allegato trovate la versione aggiornata.
Quando non sai come passare un messaggio con il tono giusto:
- Cosa non scrivere: [Qualsiasi cosa, scrivendo e cancellando perché non sei soddisfatto]
- Cosa scrivere: Sarebbe più facile parlarne direttamente per telefono / Skype / di persona.
E voi avete qualche suggerimento o una formula di email che manca a questa lista? Scrivetecelo nei commenti!
[…] ma anche per contattare le aziende con cui vogliamo avere rapporti commerciali: semplicemente, un’email autorevole non contiene errori e […]