Quando abbiamo registrato il dominio ‘professioneblogger’, volevamo racchiudere in un’unica parola – BLOGGER – il mestiere di chi fa content marketing online.
È chiaramente difficile, perché le professioni legate alla creazione di contenuti per il web sono tantissime, ognuna con le sue specializzazioni, ma noi abbiamo sempre parlato al lavoro dei singoli, freelance come noi, e non a quello di chi lavora in agenzie dove per ogni fase del processo di creazione dei contenuti ci sono figure diverse: copy, art, designer, videomaker, grafico, social media manager, community manager, ecc…
Quando parliamo di Blogger, quindi, per semplificazione noi ci rivolgiamo a chi crea contenuti online per sé e per terzi (piccole aziende, piccoli brand, negozi locali), facendo tutto in autonomia, come freelance.
Una figura professionale che è un mix di diverse professioni e competenze:
- blogger: perché di fatto scrive anche sui blog o siti dei clienti
- content creator: crea contenuti non solo testuali, ma anche visivi
- web content editor o web content manager: perché di fatto scrive contenuti sul web, che sono ben diversi dai contenuti cartacei
- copywriter: quando crea contenuti che devono vendere, quindi specializzati in advertising, tant’è che viene detto anche redattore pubblicitario
- art director: quando si occupa anche della parte grafico-visiva di una campagna online, anche adv
- graphic designer: quando lavora sugli elementi visivi di un brand, per esempio le creatività per i social o gli adv
- social media manager: se produce contenuti anche per i canali social dei suoi clienti
- community manager: quando interagisce sui social con i potenziali clienti, rispondendo ai messaggi
- digital strategist: definisce la strategia di content marketing transcanale, ovvero su più canali
- SEO specialist: ottimizza i contenuti del sito web per migliorare il posizionamento del brand e quindi incrementare il traffico sul sito
- web analyst: analizza gli insight e gli analytics di social e sito, per migliorare la strategia dei contenuti od ottimizzare le spese di adv
Ora, è chiaro che l’esistenza di tutte queste figure singole, nelle agenzie, ha un suo perché: se bisogna gestire la comunicazione della Coca Cola, non si può certo prescindere da avere un buon numero di figure professionali altamente specializzate, che lavorino in team, nella produzione di contenuti e adv per grandi brand.
Se invece parliamo di attività locali, di piccoli brand, si aziende con un piccolo sito internet, di artigiani – figure che necessitano di una presenza online efficace, ma con budget ridotti -, allora per noi chi fa Professione Blogger è la persona giusta per seguire tutte le sfaccettature di questa comunicazione online. Semplificando.
Parliamo quindi di content marketing: contenuti che vendono
Il content marketing è un approccio di marketing strategico che si basa sulla creazione e distribuzione di contenuti di valore, al fine di attirare un pubblico di riferimento sul proprio sito web o social network, creare una relazione e, infine, aumentare le vendite. [Wikipedia]
Per fare content marketing, non solo servono le numerose competenze che abbiamo elencato sopra, ma servono conoscenze di pianificazione strategica.
Viene definita Content Strategy la pianificazione strategica che fa in modo che, attraverso la produzione di contenuti di valore, un brand possa ottenerne in cambio un cosiddetto funnel, ovvero un processo guidato di acquisto dalla semplice conoscenza del marchio, alla fidelizzazione ad esso:
Lead Generation: generare contatti con i potenziali clienti e trasformarli in clienti, tramite i contenuti
- awareness: il potenziale cliente viene a conoscenza del marchio attraverso i contenuti
- interest: il potenziale cliente naviga sul sito o sul canale social, raccoglie elementi di interesse, legge recensioni e prende informazioni sul brand
Lead Nurture: fidelizzare il cliente
- consideration: il potenziale cliente prende in considerazione il brand come quello che può risolvere il suo problema o punto di dolore
- intent: il potenziale cliente è pronto a convertire, quindi ad acquistare
- evaluation: il potenziale cliente valuta i costi e benefici, per chiarirsi sulla percezione del valore del prodotto
- purchase: acquisto vero e proprio
- loyalty: il cliente fidelizzato tornerà a comprare, se lo ‘nutriamo’
- advocacy: il cliente è talmente fidelizzato, da consigliarci spontaneamente ai suoi amici
Content Strategy: i passi per una strategia di content marketing che funziona
Per far sì che questo funnel funzioni e traghetti il potenziale cliente in quello che è definito il customer journey, ovvero il suo percorso da Lead (contatto) a cliente vero e proprio, bisogna seguire una strategia in 6 passi:
- analisi della concorrenza: essere in grado di analizzare il contesto e descrivere i competitor, quindi anche i punti che differenziano
- individuare il target di riferimento: saper descrivere le cosiddette buyer personas, ovvero i potenziali clienti e anche come raggiungerli
- definire gli obiettivi del content marketing: per ogni contenuto, ogni azione, ogni pagina e ogni social, essere in grado di definire un obiettivo univoco, ovvero generare traffico, generare contatti, iscrizioni alla newsletter, conversione
- individuare i canali di distribuzione: scegliere i canali giusti, in base alla localizzazione dei clienti potenziali
- progettazione, creazione e pubblicazione dei contenuti: ovvero il content marketing
- misurazione dei risultati: analizzare le statistiche e correggere il tiro ove necessario
Professione Blogger: Competenze necessarie per creare contenuti online
Insomma, dopo questa lunga, ma necessaria, carrellata, si va definendo meglio il concetto di Professione Blogger: persona specializzata in content strategy e in content marketing.
Quali sono le competenze necessarie per svolgere questo lavoro da casa, come freelance?
Noi possiamo raccontarvi ciò che abbiamo studiato nel corso degli anni e che è stato risolutivo per fare della professione blogger un mestiere remunerativo, che ci permettesse di mantenerci a tutti gli effetti.
Di sicuro non basta saper scrivere in italiano (o nella lingua in cui comunicate).
Intanto, mi duole dirlo, spesso anche chi è convinto di saper scrivere bene, non sa veramente scrivere.
Quindi il primo consiglio è veramente quello di partire dalle basi della lingua italiana e comprare un buon manuale di scrittura.
Non posso fare a meno di consigliarvi di leggere i libri di Luisa Carrada, che si è sempre occupata de Il Mestiere di Scrivere.
E inserisco nella lista anche un argomento caldo: la scrittura inclusiva, la cui massima esperta italiana (per me) è Vera Gheno.
Di sicuro, per scrivere sul web, vi serviranno delle conoscenze base di SEO, ovvero posizionamento sui motori di ricerca.
In questo caso, potete leggere i post che scriviamo su Professione Blogger e avere pazienza, perché quest’anno uscirà il nostro corso SEO per blogger.
In ogni caso, non potete decisamente perdervi i video di Giorgio Taverniti, che per me resta sempre uno dei migliori SEO italiani.
Siccome abbiamo parlato di marketing, vi consiglio di leggere anche gli articoli di digital marketing che scrivo per Corsetty.
Lì trovate tutto quello che vi serve sapere su strategie, funnel, vendite.
Sempre sul marketing, andate a leggere le risorse gratuite ufficiali dei big player:
- Google digital courses
- Facebook business help
- Facebook Business Suite, per programmare i post su IG e su FB
Per quanto riguarda gli strumenti da utilizzare nel content marketing, io posso consigliarvi di aprirvi una bella Gmail di lavoro e utilizzare Drive. In questo modo potrete usare:
- il calendar per il piano editoriale
- i fogli di calcolo per creare i report
- i documenti per creare le offerte
- le presentazioni per crearvi un portfolio
- la mail e Meet per comunicare a distanza con i clienti
Fondamentale, per la creazione di grafiche, video e presentazioni per i social, è Canva: l’account pro costa poche decine di dollari al mese e vi permette di avere migliaia di template a disposizione per creare grafiche per tutti i social, oltre che un archivio di immagini e icone infinito.
Ci sono anche tantissimi tutorial gratuiti per imparare a utilizzare Canva.
Sul lavoro, la tirchieria non paga: scegliete gli strumenti giusti e abilitate gli account pro, altrimenti restate sempre al palo.
Molti contenuti specializzati sono in inglese: non potete non conoscerlo, se volete fare questo lavoro. Non solo perché molti tool sono americani, ma soprattutto perché per immaginare i trend del futuro bisogna proprio guardare all’estero, per importare novità prima degli altri.
YouTube è pieno di corsi gratuiti di inglese: studiatelo, senza più scuse.
Non vi consiglierò corsi a pagamento, tranne i nostri (quando ci saranno), non per eliminare la concorrenza, ma perché credo che – se veramente vi interessa imparare – con questi link che vi ho pubblicato potete studiare per mesi gratuitamente.
Consiglio PRO: destinate alla vostra formazione professionale almeno mezza giornata a settimana, che potrete utilizzare per seguire corsi online, webinar, leggere libri e manuali o anche navigare online in cerca di spunti e informazioni.
Procuratevi almeno due agende o quaderni: uno per la vostra formazione, uno per segnarvi le strategie per i clienti e gli appunti di lavoro.
Scrivere su carta è ancora fondamentale!
Ah, ultima cosa: non dimenticate di avere sempre una tazza di caffè o di tè sulla scrivania. Non la berrete mai, ma fa lifestyle.
Monica dice
Se lo rileggo cambio mestiere 🤣🤣🤣
Grazie Barbara per questa dettagliata analisi.
Barbara Damiano dice
Ma noooo, non dire così! 🙂
Piuttosto capiamo quali sono le cose su cui lavorare e lavoriamoci!
Passa nel gruppo Fb e chiedi, che ti aiutiamo!