Come collaborare con le aziende giuste come blogger? Una delle sfide più difficili per un blogger professionista è trovare le aziende giuste con cui collaborare.
I motivi sono molteplici, ne parleremo ancora tanto su questo sito: dall’incontro giusto tra tipo di azienda e nicchia del blog, dalla professionalità del blogger a quella dell’azienda, fino al famigerato “budget” che spesso non c’è.
Naturalmente è sempre più semplice quando è l’azienda a contattare noi. Significa che:
- l’azienda lavora con blogger e influencer (fatto per niente scontato)
- ha messo a disposizione del budget per lavorare con una selezione di blog/influencer (in questo post lascio da parte le aziende che cercano di farci lavorare gratis)
- ha già fatto un primo scouting di blog e tra questi ci siamo noi.
In questo caso abbiamo circa l’80% delle probabilità di avviare una collaborazione con questa azienda.
Quando invece siamo noi a contattare un brand, la strada è molto più ardua e lunga. Ma non impossibile.
Io ho diversi clienti ormai consolidati che ho contattato personalmente perché mi sembravano molto in linea con gli interessi delle lettrici del mio sito e perché mi piacevano i loro prodotti e la loro filosofia.
Ma andiamo sul pratico, e mettiamo in ordine le prime mosse da fare.
Collaborare con aziende come blogger: come iniziare?
Via e-mail. Al momento è ancora la scelta migliore.
Naturalmente poi ci sono anche altre occasioni di incontro in occasione di fiere, eventi o magari su Instagram.
Ma in questo caso focalizziamo l’attenzione su un processo commerciale strutturato, preciso e deliberato.
Questi sono i miei suggerimenti, basati sull’esperienza di quasi 10 anni di lavoro con il blog ma anche sui feedback di aziende clienti con cui mi confronto spesso anche su questi aspetti.
Trovare il contatto giusto
La prima cosa da fare per contattare un’azienda con cui non hai mai lavorato è trovare la persona giusta. Scrivere a un generico info@azienda.it è inutile, soprattutto se si tratta di un’azienda dalle dimensioni medio-grandi.
Generalmente l’indirizzo email “info@” è dedicato ai clienti per informazioni su prodotti, azienda, punti vendita, etc e la persona dedicata a gestire questo tipo di comunicazioni probabilmente cancellerà la nostra email. In casi più fortunati, potrebbe inoltrarla all’ufficio marketing.
Per trovare la persona giusta io generalmente scelgo una delle seguenti strade:
- per prima cosa studio il sito dell’azienda e la pagina contatti. Non è raro che siano presenti i nomi e le email dei referenti di ogni settore dell’azienda. Per proporre una collaborazione come blogger professionista è consigliabile scrivere alle Digital PR, al marketing o all’ufficio stampa (anche se quest’ultimo non sempre è felice di sentirci, predilige giornalisti e soprattutto non ha a disposizione un budget per svolgere funzioni di digital marketing o PR);
- se non trovo il contatto sul sito dell’azienda, lo cerco su LinkedIn (se non hai ancora un profilo su LinkedIn, fallo subito). In questo caso cerco il nome dell’azienda, a cui sono collegati i contatti di tutti i suoi dipendenti, se presenti su LinkedIn;
- se neanche la seconda strada ha avuto successo, uso il telefono: chiamo il numero pubblicato sul sito (generalmente il centralino), mi presento e dico che devo inviare una proposta di collaborazione, chiedendo se è possibile avere l’indirizzo email della persona responsabile delle Digital PR o del marketing. A questo punto di solito trovo il contatto.
Trovare l’indirizzo email corretto è il primo passo giusto. Mostra professionalità e precisione, differenziandoci da chi “spara nel mucchio”.
Rivolgersi al contatto con il suo nome
Mai iniziare una e-mail con un generico “Salve” senza nome. Fa capire che stai facendo uno sgradevole copia/incolla e che stai mandando proposte a raffica.
Io non cestino mai una mail che inizia con “Buongiorno Raffaella”, mentre cancello tutte quelle che iniziano con “Salve” (per non parlare di quelli che scrivono “Cara Blogger”, o peggio ancora “Cara Mamma Blogger”). Se ci interessa lavorare proprio con quel brand, dobbiamo dedicare un po’ di tempo a tutti questi dettagli.
Ricordiamoci che le aziende ricevono decine di messaggi ogni settimana con proposte di collaborazione più o meno strutturate da blogger, influencer e YouTuber: dobbiamo distinguerci per non finire nel cestino anche noi. Siamo professionisti seri, affidabili e non siamo in cerca di campioncini.
Presentarsi e spiegare perché li stiamo contattando
Se stiamo contattando proprio quell’azienda un motivo ci sarà. Vale la pena spiegarlo: “Io creo ricette facili e veloci per famiglie impegnate e come mamma lavoratrice apprezzo la
semplicità delle vostre zuppe di legumi che rendono i miei pasti un po’ più sani”.
Assicuriamoci di aver ben studiato sul sito web dell’azienda il loro slogan, le loro parole chiave e dettagli importanti sui loro prodotti. Se usiamo già i loro prodotti, possiamo dirlo e specificare quale utilizziamo e perché.
Descrivere la propria audience
La dimensione della propria audience è una combinazione di pageviews sul sito e follower sui social media.
Qualcuno usa il concetto complessivo di “copertura” come somma delle visualizzazioni di pagina medie in 30 giorni + i follower sui canali social: “il mio pubblico di 400K su BabyGreen sarebbe molto interessato al vostro nuovo prodotto “. Io personalmente preferisco distinguere le pageviews sul sito dai vari canali social.
Ma numeri a parte, è molto importante dedicare qualche riga alle caratteristiche del proprio pubblico: nel mio caso mi rivolgo a “famiglie (quasi) green”, ovvero famiglie in cerca di prodotti e servizi eco-friendly per la famiglia, con un approccio inclusivo e non estremo. Questo devo sempre specificarlo, dato che sto certamente contattando un’azienda che sposa la stessa etica.
Naturalmente il proprio pubblico deve essere coerente con la filosofia e i prodotti dell’azienda. Non scriverei mai alla Swatch perché non credo siano interessati al mio pubblico, a meno che non stiano lanciando un orologio eco-friendly per bambini o per donna.
Proporre un’idea specifica
Nella prima mail di contatto è sempre utile specificare un paio di idee sul tipo di collaborazione e output che si potrebbero realizzare, che si tratti della creazione di video tutorial, di blogpost in chiave SEO o altro. Non occorre dare troppi dettagli: l’importante è evitare il generico “sarei interessato a collaborare con voi” che vuol dire tutto e niente.
Fornire un esempio di lavoro già realizzato
Per lasciare un piccolo segno nella mente di chi ci legge (tenendo sempre presente che riceve decine di proposte ogni settimana), dobbiamo fornire un esempio di un lavoro precedente, correlato alla proposta che stiamo facendo. Se vogliamo proporre una video ricetta in cui presentare un loro prodotto, possiamo inserire come esempio il link ad una video ricetta simile (non necessariamente sponsorizzata da un brand).
Verso il passo successivo
Serve un passaggio che porti l’azienda al passo successivo, ovvero confermare il suo eventuale interesse a collaborare con noi: “Mi farebbe molto piacere inviarle il mio media kit e una proposta più specifica”. In questo caso è chiaro che stiamo chiedendo una cortese risposta.
Se non riceviamo una risposta nelle successive due settimane, possiamo fare un secondo invio “Le sto scrivendo per sapere se ha avuto modo di leggere la mai mail precedente” (assicuriamoci che l’e-mail originale sia inclusa sotto per comodità del lettore).
Naturalmente sempre cortesia e professionalità. Se un’azienda non risponde, non è detto che non risponda mai più. A volte è solo il momento sbagliato.
Rileggere!
Non avremo più una seconda possibilità per fare una prima impressione. Se possibile, chiediamo a qualcuno di rileggere la nostra e-mail prima di inviarla. Nel giro amici-blogger c’è sempre qualche esperto di copy disposto a darci una mano (in caso contrario, scrivete a noi!)
Quindi riassumendo:
- trovare un contatto specifico
- rivolgersi con il nome/cognome della persona destinataria
- presentarsi e spiegare perché li stiamo contattando
- descrivere la propria audience
- proporre un’idea specifica
- fornire un esempio di lavoro già realizzato
- verso il passo successivo
- rileggere!
Valentina dice
Ciao Raffaella
Consigli utili ed in linea con la mia lettera di primo contatto. Nell’articolo parli di contatto via Instagram ma non ne ho ben capito la modalità. Usi Instagram per chiedere il contatto giusto o altro?
Grazie molte
Valentina
Raffaella Caso dice
Ciao Valentina,
intendevo dire che a volta capita di “incrociarsi” su Instagram (nei commenti o nei Direct) e avviare una conversazione, che poi si può trasformare in un contatto vero e proprio. Questo capita in particolare con brand di dimensioni medio-piccole, dove chi gestisce il canale social è anche il titolare (o qualcuno di molto vicino).
Ciao!
Raffaella