Qualità, Autorevolezza: questi due parametri possono influire sul posizionamento SEO di un sito, che sia un blog personale o un sito aziendale. Questo articolo, dunque, sarà utile non solo ai blogger professionisti o content creator, ma anche a chi scrive su siti aziendali, per sé o per conto terzi.
Come sempre, la doverosa premessa: i parametri che determinano il posizionamento nelle SERP di Google sono più di 250.
Nessuno conosce realmente il funzionamento dell’algoritmo, che è comunque qualcosa di ‘vivo’, nel senso che – da Hummingbird in poi – è diventato un motore di ricerca semantico, quindi capace di interpretare il linguaggio naturale degli esseri umani.
Cosa che, appunto, lo rende vivo, mutabile: si evolve e cambia con l’evolversi delle richieste umane.
Ci sono però alcuni punti su cui le guide Google hanno sempre posto l’accento, come determinanti per il posizionamento SEO, e Quality e Authority sono tra i primi – molto, ma molto prima di parlare di Keyword (casomai avesse ancora senso parlarne).
C’è però una gran confusione su Authority e Quality e oggi provo a spiegare, in modo semplice e veloce, cosa possiamo intendere quando Google ci parla di qualità e autorevolezza.
Quality: il parametro della qualità per Google
Quando si parla di qualità di un contenuto, si dividono le acque: molti di quelli che ritengono di saper scrivere, si scandalizzano al pensiero che alcuni contenuti, scritti ‘peggio’, siano in cima alle SERP, a discapito di testi aulici o soggettivamente / oggettivamente migliori a livello grammaticale e sintattico.
Prendiamo un articolo medio di Aranzulla (che io amo totalmente, quindi per me è sempre esempio positivo).
Qualunque addetto ai lavori si metterebbe le mani tra i capelli per la struttura di questi articoli, che di solito sono ridondanti, forse un po’ paternalistici, semplici:
Sei arrivato a questo articolo perché cerchi KW
Ti aiuterò a capire come si fa a KW
Non ti preoccupare: insieme capiremo KW
Sei pronto a leggere?
Ognuno di noi potrebbe alzarsi in piedi sulla sedia e dire: Questo non è un testo di qualità!
E io, paragonandolo ai miei post, potrei anche soggettivamente essere d’accordo, ma non oggettivamente: questo è assolutamente e decisamente un testo di qualità… per chi legge.
Il parametro della qualità, per Google, infatti, non è determinato dalla qualità oggettiva del testo – che pure deve chiaramente essere scritto da umani per umani, e non da robot che scrivono parole a caso – ma dalla qualità soggettiva che, chi legge, assegna a quel contenuto.
La qualità del testo, quindi, è strettamente correlata alla propria audience o target o buyer persona.
Una persona semplice, con un problema che ritiene complesso (Mi si è rotto Internet, cit. Zerocalcare), trova nel pattern di Aranzulla non solo tutte le informazioni necessarie a risolvere il suo problema, ma trova anche: rassicurazione, semplicità, un percorso di lettura che lo guidi piano piano alla soluzione senza mandargli in frantumi il cervello, senza mettergli ansia e, soprattutto, senza farlo sentire stupido.
Ecco perché Aranzulla funziona: perché corrisponde esattamente al parametro di qualità cercato dal suo utente medio.
Uso la parola FUNZIONA, non a caso.
Il parametro della qualità, per Google, significa anche altro: che il contenuto rispetta l’intento di ricerca dell’utente, la cosiddetta Search Intent.
Un contenuto è di qualità, infatti, quando risponde alla domanda dell’utente, ovvero risponde a un preciso intento di ricerca.
La Search Intent di base può essere suddivisa in ricerche (query):
- informative: l’utente cerca informazioni, di qualsiasi tipo, dai risultati di una partita alla guerra di secessione
- di navigazione: l’utente cerca informazioni da un sito specifico, per esempio: Ricette vegetariane Babygreen
- transazionali: l’utente cerca informazioni su prodotti o servizi, recensioni, ma anche finalizzate a un’azione, come iscriversi a una newsletter o scaricare un PDF o un software
- commerciali: l’utente vuole acquistare i prodotti o servizi su cui ha preso informazioni
Duque il parametro della qualità, per Google, riguarda anche lo SCOPO di quel contenuto: una volta che l’utente è atterrato sull’articolo, lo scopo di ricerca è stato soddisfatto?
Questo implica che, per scrivere contenuti di vera qualità, noi dobbiamo sempre tenere a mente:
- il target a cui ci riferiamo: conoscere bene le nostre buyer personas
- l’intento di ricerca del nostro target: conoscere bene le query di ricerca del nostro sito
- lo scopo del contenuto stesso: una domanda, una risposta – ovvero scrivere contenuti che rispondano a una query alla volta
Per riassumere, dunque, il parametro della Quality, deve tener conto non solo della capacità di scrivere bene per il web, che resta comunque requisito fondamentale, ma anche della capacità di scrivere per un determinato pubblico, rispondendo a una precisa query.
Authority: un contenuto di qualità è per forza autorevole
Strettamente legata alla Quality, c’è dunque la Authority, ovvero l’autorevolezza del sito che fornisce le informazioni e di chi le scrive.
Google infatti ci chiede: Chi sei tu per dirmi questo? Chi sei tu per parlare di questo argomento? Quali sono le tue competenze?
Autorevolezza, riguarda innanzitutto il sito internet:
- la corrispondenza e coerenza del dominio con quella query di ricerca, quindi per esempio sarà più autorevole un sito di veterinari quando parla di cura degli animali, e non un sito di moda
- l’anzianità del dominio, ovvero da quanto tempo quel dominio è in uso
- la Domain Authority o Domain Rating, ovvero il punteggio, compreso da 0 a 100, che determina la forza del sito (parametro controverso, ma utilizzato dalle agenzie per scegliere i blog più influenti)
Ma questa Authority, di riflesso, riguarda anche CHI SCRIVE quel contenuto: all’interno dello stesso portale di moda, infatti, un contenuto può essere scritto da un veterinario, dunque assumere un’autorevolezza maggiore.
E si torna sempre alle competenze del blogger o content creator: quali sono le nostre conoscenze? Come siamo arrivati a parlare di un certo argomento?
Nella pagina about e nella author page, dobbiamo quindi spiegare ed elencare le competenze che abbiamo acquisito: il nostro percorso di studi, il nostro percorso lavorativo, le certificazioni che abbiamo acquisito, le pubblicazioni a nostro nome, i libri che abbiamo pubblicato. Tutto ciò che faccia capire alle persone, e dunque a Google, che noi siamo competenti su un dato argomento.
E , dunque, non possiamo essere competenti su tutto.
Per questo, quando noi di Professione Blogger riceviamo richieste di preventivi o di mentoring per blog generici, non accettiamo il lavoro: spiace dirlo, ma a nessuno interessa conoscere i dettagli della giornata di una mamma, o il diario di Maria Rossi.
Che è sicuramente una bella persona, con un ricco mondo interiore, ma non è rilevante rispetto agli intenti di ricerca delle persone.
Perché, spiace davvero dirlo, a nessuno di noi verrebbe mai in mente di cercare su Google: la vita di una persona qualunque.
E quando dico ‘qualunque’ non lo dico con intento dispregiativo.
Io stessa mi sento in pieno una persona qualunque, che però ha scelto UN TEMA ben preciso, di cui parlare online: la maternità in ottica pedagogica. Perché ho studiato pedagogia, non ho studiato all’università delle mamme.
Allora, quando desiderate sul serio intraprendere la Professione di Blogger, pensate al vostro TEMA: che non è la quotidianità delle persone ‘normali’, ma la straordinarietà dell’argomento che veramente avete studiato e che continuate a studiare.
Può essere l’arte, la cucina, la sostenibilità ecologica, la finanza, la chimica: un argomento verticale, in cui emergano le vostre competenze, i contenuti veramente cercati dalle persone e, insieme, anche la vostra personalità.
Allora sì, che la vostra storia personale sarà rilevante, perché inserita all’interno di un contesto ben preciso: la gente vorrà, a quel punto, conoscere la vostra vita e le vostre opinioni, in quanto autorevoli e rilevanti in quel settore.
Tutto questo non vi deve scoraggiare, anzi: vi deve motivare a studiare, migliorare, apprendere tante più cose possibili che riguardino la vostra vera passione, per diventare la persona più influente al mondo, su quel tema.
Ovvero il meglio che c’è, in base a qualità e autorevolezza.
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