Così come un brand deve scegliere il suo TOV (tone of voice) per comunicare il suo prodotto, così ogni blogger deve scegliere il suo tono di voce per comunicare se stesso/a.
Un blog infatti è per definizione un diario personale: può raccontare la giornata di chi scrive nei suoi aspetti pratici, oppure il turbinio delle sue emozioni, i viaggi che compie, i vini che assaggia, le moto che guida, la tecnologia che testa, i semi che pianta, le torte che cucina, i film che guarda.
Perché in fin dei conti…
Il blogger è il brand, e il blog è il prodotto
Un blog professionale è un emanatore di contenuti, caratterizzato da:
- un argomento (sviluppato in un piano editoriale)
- una voce che lo racconta
- un pubblico che lo ascolta
La voce sta in mezzo perché si automodula in base agli altri due: se il mio brand vende un prodotto di lusso (recensioni di tour enologici in Borgogna) ha un tono di voce viola; se il mio brand vende un prodotto divertente (la ricetta per fare in casa lo slime) ha un tono di voce giallo.
Proprio così: il TOV, così come il design del blog, ha una palette di colori codificata; e insieme ne determinano il mood.
Cos’è il tone of voice nel marketing
Secondo GlossarioMarketing.it:
“Tone of voice: letteralmente, è il “tono di voce” che si vuole dare alla comunicazione, in armonia con l’identità di marca; definisce il carattere e la personalità che si vogliono costruire per un prodotto o un brand.
Il tone of voice può essere inteso come quella particolare modalità di presentazione dei vantaggi offerti dal prodotto e dei relativi argomenti che viene identificata come coerente rispetto al prodotto da comunicare: il tono di voce può essere, ad esempio, spiritoso o ironico per uno snack, sensuale o trasgressivo per un profumo, ecc.”
Come trovare il proprio colore di tono di voce usando NeedScope
Tra i molti modelli che spiegano le modulazioni del tono di voce nel marketing, risulta molto chiaro e utile NeedScope, uno strumento brevettato dall’agenzia Kantar TNS.
Needscope fa una tassonomia delle emozioni che vuole suscitare la comunicazione, e dell’immaginario ad esse legato, suddividendole in una ruota di colori archetipici.
Tono di voce Rosso
Il rosso è il colore del sangue e del fuoco, forze primarie della vita; è associato con:
- un personaggio ribelle, guerriero, energetico, sfidante, forte
- immagini stimolanti, la passione, il pericolo
- mood del prodotto: sfida
- esempio di brand: Ferrari
Tono di voce Viola
Il viola è un colore raro in natura, difficile da replicare; è associato con:
- un personaggio eroico, leader, impositivo, potente, sofisticato
- immagini legate allo status, alla monarchia, al privilegio, al lusso
- mood del prodotto: esclusività
- esempio di brand: Rolex
Tono di voce Blu
Il blu è il colore del mare, freddo, profondo, ipnotico; è associato con:
- un personaggio esperto, saggio, efficiente, intelligente
- immagini legate alla compostezza, alla lealtà, all’autorevolezza, alla sicurezza
- mood del prodotto: competenza
- esempio di brand: Audi
Tono di voce Marrone
Il marrone è il colore della terra, del legno e della roccia; è associato con:
- un personaggio leale, protettivo, premuroso, gentile, accudente
- immagini di naturalità, conforto, stabilità, sicurezza, supporto
- mood del prodotto: affidabilità
- esempio di brand: Dove (detergenti)
Tono di voce Arancione
L’arancione è il colore che unisce la stabilità del marrone all’energia del giallo; è associato con:
- un personaggio amico, collaborativo, sincero, informale
- evoca affinità elettiva, felicità, calore
- mood del prodotto: condivisione
- esempio di brand: McDonald’s
Tono di voce Giallo
Il giallo è il colore del sole, chiaro e ispirante; è associato con:
- un personaggio dallo spirito libero, scherzoso, divertente, vivace
- emozioni legate all’euforia, alla speranza, all’ottimismo
- mood del prodotto: eccitazione
- esempio di brand: Havaianas
Scegliere il tone of voice per il proprio blog
Così come i brand più famosi hanno scelto un colore per il modo in cui si presentano e lo hanno mantenuto nel tempo e nello spazio (sia geograficamente che in tutti i touch point: siano questi tv, radio, web, stampa, cartellonistica) per essere riconoscibili e fidelizzare i propri clienti, così anche i blogger dovrebbero scegliere in base al loro prodotto quale registro usare per parlare al loro pubblico, decidendo quindi se:
- parlare in prima persona /da narratore onniscente / usare il plurale majestatis
- dare del tu /del voi /del lei (nei testi, rispondendo ai commenti, sui social)
- usare un vocabolario e uno stile formalmente corretto / giocare con le parole / prendersi delle licenze
- avere un tono serio e autorevole /spiritoso e aperto al confronto
Tenendo presente che possono usare come tool caratterizzanti anche:
- le parole chiave che ritornano (autoproduzione, viaggiare con i bambini)
- i tormentoni (il sine qua non di Davide Paolini)
- le battute che diventano hashtag che diventano rubriche (#mammadimerda)
Un esempio pratico fatto in casa: considerate come è stato scritto questo post (notate: “come è stato scritto”, non “come ho scritto”) per questo blog professionale, e poi quale registro uso invece nel mio blog personale.
Voi avete mai riflettuto a priori sul tono di voce del vostro blog?
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