Uno dei principali vantaggi del lavoro di blogger è la libertà: editoriale, mentale ma soprattutto la libertà di gestire il proprio tempo.
Lavorare come blogger professionista ti permette di non perderti gli eventi importanti della vita dei tuoi figli, di andare in palestra quando vuoi, di fare la spesa alle 11 di martedì mattina quando il supermercato è vuoto.
Ok, faccio subito outing: non vado in palestra o a fare la spesa alle 11. La mia giornata lavorativa come blogger si svolge per lo più davanti al computer in orario di ufficio.
Però accompagno sempre mia figlia a scuola e vado a prenderla a piedi, è uno dei momenti più belli della giornata. Posso anche permettermi di andare con lei in biblioteca e lavorare da lì, mentre lei si immerge alla scoperta di qualche bel libro da portare a casa.
Se è malata non andiamo in tilt, semplicemente può restare a casa con me. Questo sicuramente mi rallenta il lavoro, ma non mi obbliga a fare i salti mortali per cercare qualcuno all’ultimo minuto, oppure a subire mobbing in azienda perché ho una figlia da accudire.
Fin qui tutto bene. Ma come sempre, non ci sono solo vantaggi: gestire il proprio tempo e trovare un equilibrio tra vita familiare e il lavoro di blogger è anche la grande sfida di questo lavoro.
In questi anni la mia vita familiare e lavorativa si sono squilibrate in un modo o nell’altro. Ma ho imparato alcune cose, che desidero condividere con voi.
Suddividere (davvero) il tempo
All’inizio ti immagini di poter scrivere un post mentre osservi tuo figlio che gioca serenamente con i cubi di legno per tre ore ininterrottamente. Ma questo accadrà molto raramente. Hai qualche speranza in più se organizzi uno spazio Montessori (ve ne parlo un’altra volta!).
Ma la verità è che siamo genitori migliori quando siamo al 100% focalizzati sui figli, e lavoriamo meglio quando possiamo concentrarci al 100% sul blog. Perciò l’unica soluzione è ritagliare il tempo in modo consapevole e deliberato.
Vi ho già parlato della routine del blogger e di come cerco di organizzare il mio lavoro quotidiano. Il mio programma è cambiato in diversi momenti e in diverse fasi della vita, ma sempre mi sono strutturata fissando le ore di lavoro separate dal family time.
Naturalmente le emergenze da una parte o dall’altra ci sono sempre, quindi un po’ di flessibilità bisogna prevederla. Ma l’importante è avere in mente (e su carta) un framework orario di riferimento, che ci fa capire se stiamo sbilanciati da una parte o dall’altra.
Essere più produttivi possibile
Negli orari di lavoro bisogna sforzarsi e restare concentrati al 100%, senza farsi invadere dalla vita privata: niente telefonate agli amici, niente chat su whatsapp (pericolosissime!), niente serie tv in sottofondo.
Esistono decine di corsi e tutorial sull’organizzazione. Ma per me si riduce davvero a capire cosa è importante, fare un elenco e spuntare quelle cose.
Quando capita di dover lavorare e allo stesso tempo stare con mia figlia (per esempio quando la scuola chiude a giugno), cerco di svolgere attività che richiedono meno focus e creatività, come fatture, email o social.
Comunicare gli orari di lavoro a parenti e amici
Spesso le persone pensano che, poiché lavoro da casa, sono sempre disponibile e raggiungibile. Ma non è così.
Anch’io ho un capo ed è molto severo: è la mia agenda (insieme alla mia coscienza).
Devo dire che ormai succede poco, ma all’inizio del mio lavoro in proprio, ricevevo telefonate e inviti a qualsiasi ora: “ma come, figurati se tu non puoi uscire mezz’oretta a fare una passeggiata”. Eh no, non posso. Anch’io devo lavorare per guadagnare, anzi devo farlo più di chi lavora in azienda e ha lo stipendio fisso.
Quindi occorre dare messaggi chiari e far capire che non si è disturbabili in orario di lavoro. A me capita di rispondere con un semplice “ti devo richiamare più tardi”. Se possono farlo loro in ufficio, posso farlo anch’io a casa.
Delimitare lo spazio fisico
Questo è uno dei problemi più diffusi tra i blogger che conosco: avere uno spazio fisico autonomo in casa da dedicare all’attività lavorativa. Non occorre un ufficio in stile grattacielo di Manhattan. È sufficiente un tavolo attrezzato, ordinato e dedicato esclusivamente al lavoro, dove nessuno deve lasciare le sue cose.
Questo non solo permette di essere più concentrati e organizzati, ma è anche un segnale per gli altri: quando sei seduto a quel tavolo, stai lavorando, quindi non puoi fare altro (naturalmente se c’è qualcuno che sta curando i figli piccoli).
Family time: 100% focus
Qui arriva la parte ancora più difficile: lasciare andare i pensieri di lavoro quando sei con la famiglia. Soprattutto le preoccupazioni o il pensiero delle cose in sospeso. Chiudere i canali social, non farsi tentare dalle notifiche (meglio ancora, disattivarle).
Ma soprattutto: non cominciare a mettere i figli sulle Storie di Instagram, un altro argomento caldo di cui parleremo presto qui su Professione Blogger. Se sto leggendo un libro con mia figlia, leggo con mia figlia: non faccio un video di noi che leggiamo per postarlo appena ho finito.
Questa è per me la cosa più importante di tutte.
E quando arriva una buona idea di lavoro mentre sto passeggiando con la famiglia?
Faccio un’eccezione per le idee. Quando arriva una buona idea me la devo segnare, altrimenti scappa via.
A me le idee vengono sempre mentre sono con la mia bimba (è proprio così che è nato il sito BabyGreen, che mi ha cambiato la vita). Ma non posso vivere con un block notes attaccato alla mano. Quindi ho trovato questa soluzione: mi mando un messaggio vocale (perché il cellulare invece purtroppo è sempre a portata di mano, anche per motivi famigliari).
Ho creato un gruppo WhatsApp di cui facciamo parte solo io e il mio life partner: appena mi viene in mente un’idea mando un messaggio vocale nel gruppo. Lui comunque è stato istruito per non ascoltare, anche se ogni tanto mi manda qualche buona idea!
Uso questo gruppo anche per raccogliere link o altre cose utili che colgo al volo. È il modo più rapido, più comodo e meno invasivo che ho trovato.
Imparare a convivere con questa tensione e trasformarla in opportunità
Dobbiamo farcene una ragione: la tensione tra blog e vita familiare c’è e resta.
Possiamo provare a trasformare questa tensione in opportunità: darsi un tempo limitato, essere consapevoli di come investiamo le nostre ore di lavoro ci può aiutare ad essere più produttivi, senza passare le notti a lavorare perché ci siamo persi durante la giornata.
Ci saranno sempre momenti in cui la vita si sbilancia da una parte o dall’altra. Dobbiamo esserne consapevoli e trovare il modo di correggere la direzione quando necessario.
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