Lavorare da casa, conviene? È davvero possibile? Sì, certamente! Come in tutti i mestieri, esistono pro e contro: da una parte chi non ama il lavoro da casa parla di scarsa produttività, di isolamento sociale, di scarse capacità di controllo.
Dall’altra parte ci siamo noi, che lavoriamo da casa – come molte altre Blogger e Freelance – che non potremmo farne più a meno e, onestamente, non saremmo più in grado di svolgere ‘vita di ufficio’.
Non c’è torto o ragione in entrambe le scelte: non tutti i tipi di lavoro si possono svolgere da casa, come non tutte le persone sono portate a lavorare come Freelance. La cosa importante è conoscersi, capirsi e intraprendere il percorso lavorativo che ci porti a fare il lavoro che ci piace, nel posto in cui ci piace.
Quali sono i lavori che si possono fare da casa?
Parto subito con una premessa. Online ci sono pagine e pagine di ricerche e di articoli che rispondono a domande tipo:
Come arrotondare online? Come fare un lavoretto da casa?
Queste sono le domande sbagliate. Non mi viene altro modo per dirlo, sorry.
Se voi per prime pensate a un lavoro come a un ‘lavoretto’, a qualcosa che, poco più di un hobby, vi permetta di ‘arrotondare’ lo stipendio principale che entra in famiglia (solitamente maschile, vero?), state pensando a un hobby o un lavoro irregolare, non a un lavoro vero.
La domanda giusta che dovreste porvi è: Cosa so fare? Cosa ho studiato? Cosa mi appassiona a tal punto da desiderare di diventare esperta in quel settore e farne il mio lavoro, per tutta la vita?
Partite dalle vostre competenze e lavorateci ADESSO.
Se non avete un titolo di studio sarà più complicato, ma potreste scoprire di essere capaci in ambiti più originali: closet organizer, armocromista, professional organizer, segretaria virtuale (parlo al femminile per ribaltare la lingua italiana, ma vale per tutti).
Esistono poi una marea di lavori che possono essere svolti da casa come Freelance: sviluppo web, traduzioni, scrittura e copy, grafica, programmazione, design, architettura… Ciò che avete studiato e per cui avete una professionalità certificata.
Oggi anche mestieri come la trainer, la psicologa, le consulenze online, la vendita di corsi e infoprodotti, la scrittura di ebook.
Come lavorare seriamente da casa?
Partecipare a concorsi a premi, accumulare buoni Amazon, compilare sondaggi, assemblare penne (e poi di solito vi trovate a pagare per lavorare, facendovi truffare) o chiamare gli anziani al telefono truffandoli sui contratti luce e gas: tutto questo NON è lavoro.
Dovreste e potreste pretendere di meglio alla vostra vita, che un impiego marginale, frustrante, al limite della legalità.
Smartworking, lavoro in proprio: 5 consigli su come organizzare il lavoro da casa
Potremmo, tutte e tre, scrivervi una guida sul lavoro agile: siamo freelance ormai da più di dieci anni e – come detto – non torneremmo indietro.
Negli anni ognuna di noi ha creato una sua routine: Raffaella, ad esempio, si sveglia prestissimo e alle 5 del mattino inizia a organizzare la sua giornata; Sasha si ricarica portando fuori il cane in lunghe passeggiate all’aperto; io amo lavorare di sera e cambiare organizzazione settimanale in base ai carichi di lavoro.
Ma ci sono sicuramente 5 consigli che mi sento di darvi, generali, che secondo me costituiscono la base di un lavoro da freelance.
Prendete sul serio il vostro lavoro
Il primo errore che possiamo fare – e abbiamo fatto tutti – è sottostimare il nostro impegno. Se per prime noi trattiamo il nostro lavoro come qualcosa di accessorio, che può essere sacrificato all’altare delle lavatrici e dei parenti che si accollano, non riusciremo mai a renderci indipendenti.
Bisogna dunque che tutti coloro che ci stanno intorno conoscano i nostri orari, i nostri impegni lavorativi e il nostro sacro momento di concentrazione, in modo che nessuno, in quelle ore della giornata, ci possa disturbare per cose che non riguardano il lavoro.
Così come avverrebbe se fossimo in ufficio: difficilmente nostra madre ci chiamerebbe sul posto di lavoro chiedendoci di mollare tutto per accendere la lavatrice, giusto?
Imparate anche a guadagnare: date un prezzo corretto al vostro lavoro e non regalate niente.
Anche questo è un modo per farvi prendere sul serio: farvi pagare il giusto, in modo che il vostro lavoro non sia sacrificabile alla prima difficoltà (o alla prima DAD), ‘perché tanto sono pochi spiccioli’.
La vostra indipendenza economica vale più di questo.
Create uno spazio di lavoro inviolabile
Lavorare sul tavolo della cucina non è una buona idea, a meno che non viviate da sole. Magari non tutte hanno la possibilità di avere un piccolo studio, una piccola stanza tutta per sé, ma una postazione fissa ci deve essere.
Montare, spostare, smontare ogni giorno computer e accessori, per liberare il tavolo della cucina, è estenuante: oltre al fatto che così non avete mai un posto tutto vostro, inviolabile.
Molto meglio avere una piccola scrivania in una zona della casa, fosse anche di un metro, dove computer, cancelleria, agenda e strumenti di lavoro siano sempre a portata di mano. Tutti vostri, in un luogo fisico vero.
Il mio consiglio: usate un computer fisso. Lavorare molte ore con un portatile è estenuante, soprattutto in certe professioni.
O per lo meno utilizzate un monitor esterno (io ne ho due) e il mouse: facilitatevi il lavoro, non complicatevelo!
Programmate le attività e le scadenze
Siate organizzate: l’unico modo per sopravvivere a se stesse e al lavoro agile è quello di organizzarsi, senza sovrastimare il proprio tempo.
Fate i conti con il tempo REALE che avete a disposizione e usatelo.
Spegnete le notifiche del cellulare, concentratevi, seguite la scaletta del giorno prima di alzarvi e attaccarvi al frigorifero.
Usate gli strumenti che preferite – calendar online o agenda cartacea – ma usateli.
Prima di iniziare la giornata, o la sera prima, organizzate l’agenda e la lista dei lavori da fare il giorno dopo.
Lo stile di lavoro è diverso per tutte: a me per esempio piace lavorare ‘in batching’, quindi concentrare in una stessa porzione della giornata attività ripetitive, per farle tutte in blocco. Ad altri piace fare più cose diverse in un giorno.
Oggi ho imparato la flessibilità: invece che impormi ogni giorno della settimana un blocco di attività fisso, cerco di organizzarmi in base alle scadenze, riorganizzando la settimana di volta in volta.
L’organizzazione deve servire a portare a termine il lavoro, senza generarci ansia: se un’organizzazione troppo serrata ci angoscia, stiamo sbagliando qualcosa.
Tenetevi del tempo libero per voi e per la vostra formazione
Un errore tipico dei freelance è lavorare troppo.
Spesso si tende a non fermarsi mai, perché luogo di lavoro e luogo di vita non hanno un confine fisico, quindi tendono a non averlo neppure mentale.
È dunque importante che nell’organizzazione settimanale non ci sia spazio solo per il lavoro, ma anche per il resto: per quella famosa lavatrice, ma anche per dormire, per leggere, per fare NIENTE.
Io non amo uscire per andare a zonzo o prendermi caffè in giro con la gente, ma appena c’è il sole scendo in giardino – e sto.
Sto lì a fare nulla: attacco figurine, faccio parole crociate, bevo un tè e non penso a niente, se non alla luce, all’aria fresca, al sole.
Un tempo libero preziosissimo che mi ricarica l’anima.
Allo stesso modo, cerco di ritagliarmi ogni settimana almeno due ore per la mia formazione personale: per leggere libri, studiare, seguire corsi online, fare ricerche su Internet, guardare video.
Perché se c’è una cosa che come freelance ho imparato, è che la competizione è tanta e i lavori digitali richiedono un continuo accrescimento di competenze professionali.
Godetevi i vantaggi dello smartworking
Infine, siamo in smartworking: godiamocelo.
Se lavorare da casa può avere alcuni svantaggi, ha tuttavia alcuni vantaggi indubbi: più tempo, più relax, più concentrazione.
Non dobbiamo prendere l’auto o il tram e perderci un’ora nel traffico: possiamo dormire mezzora in più e svegliarci in modo più rilassato, magari dedicandoci di più anche alla beauty routine, alla ginnastica, alla cura di noi stesse.
Non dobbiamo pranzare di corsa con panini orrendi del bar: possiamo cucinare piatti sani ed equilibrati, o anche golosi e confort, mangiandoli caldi e nell’orario in cui abbiamo davvero fame, perché possiamo ascoltare il nostro corpo e stabilire un orario di lavoro più consono alle nostre esigenze.
Non dobbiamo fingere di andare d’accordo con colleghe e colleghi antipatici: possiamo scegliere le persone con cui collaborare, stringendo alleanze e partnership di lavoro che siano edificanti non solo dal punto di vista economico e professionale, ma anche umano.
Possiamo sceglierci clienti, fornitori e partner – proprio come stiamo facendo noi tre di Professione Blogger.
Non dobbiamo rispondere a nessuno se non a noi stesse (e a i clienti): possiamo dunque decidere di fare vacanza un giorno in settimana, di riorganizzare le giornate come ci pare, di spegnere la sveglia quando non ce la facciamo e di gestirci come ci pare.
Ad alcuni la libertà spaventa, ma se la amate come noi, beh, lavorare da casa è davvero la cosa migliore che vi possa capitare nella vita.
Come creare una perfetta postazione di lavoro da casa
All’ergonomia della postazione di lavoro ci tengo, perché avere un posto tutto per sé è davvero importante.
Durante il lockdown ho visto gente lavorare sul divano, sull’asse da stiro, su sgabellini traballanti, su sedie da cucina arrangiate: fatelo assolutamente se volete rovinarvi la schiena per sempre, mi raccomando.
Oppure andate da IKEA o scegliete su Amazon una semplicissima scrivania lineare, che può costare poche decine di euro, e investite qualche soldo in più per una sedia da lavoro ergonomica con le rotelle.
Dovete stare seduti comodi, con le gambe che fanno un angolo di 90 gradi, i piedi appoggiati bene a terra, la schiena dritta.
Io amo lavorare alla luce naturale: ho posizionato la mia scrivania nella mia camera da letto accanto alla finestra.
In questo modo ricevo sole e luce naturale tutto il giorno e posso anche guardare fuori e aprire la finestra per respirare aria pulita.
In ogni caso uso una lampada da lavoro posizionata sopra la postazione, con luce a led bianca, per aggiustare l’illuminazione durante le ore della giornata.
Mi piace lavorare scalza, quindi sotto la mia postazione ho posizionato un tappeto, che fa anche da confine invalicabile: il perimetro del tappeto è il mio ufficio in casa, e per entrare bisogna ‘bussare’.
Lavoro da casa: come organizzare la giornata
Non c’è un unico modo di organizzare le giornate lavorative, quando si è freelance: davvero dipendono da ciò che vi piace fare e dai tempi che vi volete dare.
In generale, grazie anche a un prezioso webinar svolto in Rete al Femminile da Marilina di Cataldo, che è Professional Organizer, proprio recentemente ho imparato un nuovo tipo di organizzazione mentale e lavorativa che sta funzionando bene:
- Definire gli obiettivi del giorno: a me piace farlo la sera prima, altrimenti di notte non dormo per l’ansia delle cose da fare, ma potete farlo anche il mattino stesso, ovvero prendere l’agenda, guardare le scadenze e organizzare la giornata, anche in base a impegni non lavorativi (io per esempio certi giorni mi lascio il tempo per un power nap dopo pranzo!)
- Fare liste di priorità mano a mano che ci vengono in mente: adesso ho imparato ad appuntarmi subito le cose appena mi vengono in mente, invece di cercare di ricordarle a memoria; sembra banale, ma vi assicuro che cambia moltissimo l’umore, perché permette di liberare la mente ed essere meno ansiosi. Possiamo appuntarle sia su carta che su digitale, sia in ordine sparso, sia divise per macro settori, sia per urgenze;
- Affrontare i lavori più brutti come prima cosa della giornata: ci sono sempre quei lavori noioso, ansiogeni od orripilanti che vorremmo sempre rimandare, e alla fine ci angosciano; molto meglio farli subito nella prima ora della giornata, per togliersi di dosso questo enorme peso;
- Imparare a distinguere le cose importanti da quelle urgenti: possiamo usare la matrice di Eisenhower come spunto per organizzare il lavoro;
- Gestire bene lo spazio di lavoro: ovvero avere scrivania e agenda ordinate e organizzate, avere spazio di movimento;
- Non essere sempre a disposizione dei clienti: possiamo decidere di leggere email e messaggi solo in determinate ore della giornata, o programmare call solo in determinati giorni;
- Usare una time table: ovvero segnare quante ore ci occorrono per svolgere un determinato lavoro, in modo non solo da non sottostimare i tempi, ma anche da farci pagare correttamente per il lavoro che svolgiamo.
SCARICA PDF: Matrice di Eisenhower rivisitata da Professioneblogger
A proposito: siete donne e siete freelance, imprenditrici, artigiane? Non solo Professione Blogger è il luogo per voi, ma anche Rete al Femminile, l’associazione di cui attualmente sono vice presidente e che si occupa di imprenditoria femminile, di formazione e sostegno tra donne che lavorano in proprio.
Il vero pericolo dello smartworking è l’isolamento sociale, la solitudine: fate in modo che questo non accada, creando nuove alleanze e scegliendo bene le persone con cui trascorrere il tempo libero. Vi siete liberate dello stipendio fisso. Ora liberatevi anche delle persone tossiche.
Letizia Lorusso dice
Ciao Barbara, mi chiamo Letizia e ho 46 anni. Sono stata una scrittrice (pur se occasionale), sono un’insegnante precaria che non sopporta più il mondo folle della scuola, al punto da essermi licenziata dagli ultimi incarichi. Adoro scrivere, approfondire, ascoltare, informarmi. Sogno da anni di lavorare in proprio usando ciò che mi piace per realizzarmi: comunicare attraverso la scrittura. Questo messaggio è una richiesta d’aiuto sotto forma di consiglio, la rivolgo a te perché credo tu abbia le idee chiare e sei una formatrice. Cosa potrei fare? Da dove potrei iniziare? Grazie di cuore per il tempo che spero mi potrai dedicare; in ogni caso, buona vita!